West Coast Trail - Vancouver Island

8 giorni tra foreste e oceano

Il West Coast Trail è un percorso di, più o meno, 75 km (47 miglia) che segue il confine sud-occidentale dell'isola di Vancouver Island nella Columbia Britannica, Canada. La costa sulla quale si sviluppa il tracciato è molto burrascosa e fa parte del famoso ed insidioso “cimitero del Pacifico“. Inizialmente fu costruito nel 1907 per facilitare il salvataggio dei naufraghi sopravvissuti lungo la costa. Oggi fa parte del Pacific Rim National Park ed è spesso valutato dalle guide escursionistiche come uno dei migliori sentieri escursionistici al mondo. Il West Coast Trail passa attraverso il territorio tradizionale di diversi popoli di nativi americani (Pacheedaht, Ditidaht, Huu-ay-aht e Nuu-chah-nulth), che abitano la zona da oltre 4.000 anni. I loro sentieri, utilizzati per il commercio e i viaggi, esistevano nella zona prima dell'insediamento europeo.

Il West Coast Trail è aperto dal 1° maggio al 30 settembre solo su prenotazione.

Per tutto il 2017 ho vissuto in Canada con Elisa la mia compagna e, dopo 6 mesi di lavoro a Vancouver, abbiamo viaggiato per altri 6 mesi esplorando e compiendo numerose avventure che ci hanno portato in su fino al Grande Nord dei territori dello Yukon e dell’ Alaska. Il West Coast Trail è una delle prime lunghe camminate che abbiamo portato a termine durante questo lungo viaggio. L’ abbiamo percorso tra fine Maggio ed inizio Giugno, quindi proprio a ridosso dell’ apertura stagionale. Luglio e soprattutto Agosto sono i mesi più frequentati, camminarlo a Giugno ci ha dato la possibilità di passare le giornate quasi sempre da soli incontrando davvero pochissimi altri “hikers“.

 

Posto tenda sulla spiaggia

La nebbia del secondo giorno

 

Ci sono 2 modi di portare a termine i circa 75 km che separano il punto di inizio, che di solito coincide con Pachena Bay a Nord, e l’arrivo che si trova sulla sponda sud di Gordon River, ossia via TERRA oppure via OCEANO“.. mi spiego meglio. La costa presenta un’importante ritorno di Marea, questo sta a significare che durante le ore di bassa marea si può tranquillamente caminare lungo le spiagge e letteralmente sul letto dell’oceano!! In questo modo si ha la possibilità di ammirare un mondo diverso da quello su cui poggiamo i nostri piedi ogni giorno. Certo si cammina su un terreno scivoloso e a volte insidioso ma è davvero spettacolare. L’altra opzione è attraversare la foresta pluviale che copre la vastissima area adiacente. Gli alberi secolari si spingono fitti fino alla spiaggia o alle rocce a picco sull’oceano e attraversare queste foreste via “Terra” è davvero un esperienza mistica. E’ vero che 75 km si potrebbero percorre in 2 giorni, ma con tutto il fango, i sali e scendi e soprattuto la moltitudine di scalette di legno alte anche 25/30 metri, credetemi, si procede davvero a passo lento.

Presso l’ufficio informazioni del Parco si possono trovare in dettaglio i periodi di bassa ed alta marea, cosi da potersi organizzare per la scelta del sentiero interno o lungo le spiagge. Nella settimana in cui l’abbiamo percorso, il picco della bassa marea coincideva quasi ogni giorno tra le 7 e le 8 di mattina e quasi sempre abbiamo scelto la via dell’ “oceano“. Durante le varie tappe, in ogni caso, si percorrono sempre tratti nel bosco e tratti lungo le spiagge.

 

Il Sentiero durante le ore di bassa marea

Cable car !! Davvero divertente

 

Organizzazione e preparazione

Con una mappa in mano si decide quanti km si vogliono percorrere giornalmente e si dividono le sezioni tra un posto tenda e il successivo. Una volta deciso questo bisogna prenotare le notti all’ufficio informazioni, si può fare anche online e, la cosa più importante, si decide come ritornare al punto di partenza: il punto di arrivo non coincide con il punto di partenza e bisogna prenotare un bus navetta che 2 volte al giorno fa la spola da Gordon River a Pachena Bay e viceversa. Fatto anche questo passo è tutto pronto e si parte! Noi avevamo una macchina e abbiamo deciso di parcheggiarla per una settimana a Gordon River dove l’abbiamo poi ritrovata una volta completata l’avventura.

Il Nostro West Coast Trail

Siamo arrivati a Pachena Bay un giorno in anticipo e ci siamo goduti il bel tempo esplorando l’area e seduti attorno un bel fuoco sulla spiaggia. Entrando nel campeggio ci ha accolti una bellissima mamma orsa con 2 cuccioli, tenendoci a debita distanza, per qualche minuto abbiamo seguito la famigliola cibarsi tra gli arbusti. Che bel modo di iniziare quest’avventura! Abbiamo deciso di andare piano e percorrere una dozzina di km al giorno, di goderci cosi lo spettacolo della natura. Siamo stati baciati da sole per quasi tutta la settimana..evento più unico che raro. In una foresta pluviale la pioggia e il fango sono una costante, fortunatamente abbiamo preso un paio d’ore di pioggia solo durante il penultimo giorno di cammino, quelle 2 ore che hanno reso il West Coast Trail reale 😁.

Ogni giorno camminavamo con calma, fermandoci ad ammirare ogni cosa, gli alberi secolari, la colonia di leoni marini, le aquile che spesso e volentieri volavano sopra le nostre teste; ne abbiamo anche trovata una morta sulla spiaggia, al margine della foresta, tra tronchi ammucchiati dalla forza dell’oceano.

Non ci siamo imbattuti in molte altre persone durante le ore di cammino, solamente ogni tanto quando dovevamo affrontare le lunghe scalette di legno poste in vari punti strategici all’ interno della foresta. C’è posto per una persona alla volta, quindi per scendere o salire, bisogna aspettare il “proprio turno“ per non trovarsi in difficoltà nel dover superare o lasciar passare qualcuno. Niente eccessivamente complicato comunque, assolutamente sconsigliato però a coloro che soffrono di vertigini. Ogni tanto si giunge in punti impossibili da oltrepassare a piedi e bisogna affidarsi a delle cosiddette “Cable Car“, ossia delle piccole funivie, alcune anche lunghe qualche centinaia di metri.

 

Magici effetti di luce camminando nella foresta

 

Ci sono svariati posti tenda dove è possibile montare il proprio giaciglio per passare la notte, non sono dei veri e propri campeggi, anzi tutt’altro, si trovano solo delle cassette anti orso e qualche volta una compost-toilette. Niente di più. Ogni giorno arrivavamo a destinazione nel primo pomeriggio e passavamo il tempo leggendo e scaldandoci attorno ad un fuoco che accendevamo sulla spiaggia. Il cibo che ci siamo portati dietro era fondamentalmente composto da riso e qualche zuppa, con l’aggiunta di fagioli e piselli, per la colazione invece, che personalmente ritengo sacra, abbiamo sempre cucinato del porridge, condito con qualche frutto e noccioline.

Una mattina ci siamo svegliati all’alba e uscendo dalla tenda ci siamo resi conto di trovarci un fitto banco di nebbia, pochi passi a destra si sbucava al sole, però noi dovevamo andare a sinistra. Entrati nel bosco, la nebbia, rarefatta grazie ai rami degli alberi, creava con i raggi di luce un’atmosfera, a dir poco, magica e surreale. Tutto era di un verde sgargiante e sembrava di camminare in un mondo incantato. Davvero fantastico.

Uno degli “highlights” di tutto il West Coast Trail è stato l’attraversamento di Nitinat Narrows : una volta arrivati al fiume Nitinath bisogna aspettare di essere visti dall’altra sponda, e che un addetto all’attraversamento venga a prelevarvi e portarvi dall’altra parte del fiume con una piccola nave a motore. In realtà non è un vero fiume, ma semplicemente la parte finale, e più stretta, di un lago piuttosto vasto che confluisce direttamente nell’oceano.

Il West Coast Trail attraversa dei luoghi davvero mistici. Per migliaia di anni i nativi americani hanno vissuto in queste foreste, ma in modo diverso da come viviamo noi oggi, una vita a stretto contatto con la natura selvaggia, con rispetto per ogni essere vivente e con consapevolezza.