Monte Brancot da Braulins
Informazioni Preliminari
Percorso: 3.5 km (solo andata) seguendo il sentiero CAI 837
Tempo di percorrenza: 1.45 / 2 ore (solo andata)
Dislivello: circa 810 metri (Altitudine min. 205 mt. - max. 1015 mt.)
Difficoltà: Escursionistico (CAI = E) Adatto a tutti
Periodo consigliato: Ottobre - Novembre. Marzo - Maggio. Escursione fattibile tutto l’anno.
Partenza e Arrivo: Braulins (Comune di Trasaghis)
Come arrivare: Si imbocca la Statale 512 che da Gemona si dirige verso Trasaghis ed Alesso. Subito dopo aver attraversato il ponte sul Tagliamento si prosegue dritti verso l’abitato di Braulins. Si imbocca dapprima via Ponte e quindi via Castello fino a raggiungere il cartello informativo che segnala l’inizio del sentiero CAI 387. C’è un piccolo parcheggio dove è possibile lasciare la macchina a ridosso di una fontana.
Paragrafo Introduttivo
Percorso molto bello e privo di difficoltà, il panorama dalla cima spazia su tutto il centro e basso Friuli. Si attraversano boschi misti che variano a seconda dell’altitudine raggiunta: partendo dal basso troviamo castagni e roverelle tipici della zona, salendo si raggiunge dapprima una fascia rocciosa colonizzata da lecci, per poi addentrarsi in un bosco di carpino nero e bianco e faggio, più in alto verso quota 600m spiccano anche d’inverno i verdi pini silvestri, fino a raggiungere i pendii erbosi della cima, privi di vegetazione. Degna di nota è la presenza lungo il percorso della chiesetta di San Michele dei Pagani, incastonata a ridosso di una parete rocciosa, utilizzata anche come falesia di arrampicata. Il sentiero qua descritto rappresenta la salita diretta alla cima del M. Brancot, ci sono però numerose varianti che verranno descritte in seguito.
Percorso in Dettaglio
Dopo aver salito alcuni gradoni scavati nella roccia, il sentiero entra subito nel bosco. Si prosegue in leggera salita fino ad un bivio che indica a sinistra la chiesa di San Michele dei Pagani. È d’obbligo farci una visita. La chiesetta si trova in una posizione molto panoramica; il colore rosaceo che la contraddistingue è in contrasto con le chiare tinte della roccia in cui è incastonata. Ritornati al bivio si prosegue a sinistra lungo il sentiero CAI attraverso il bosco. Dapprima si cammina tranquillamente in falso piano, poi, raggiunta una fascia rocciosa, si gira a gomito verso sinistra e si comincia a salire di quota. Il bosco è molto rigoglioso e fitto ma il sentiero è ben tenuto e segnato. Senza troppa difficolta si raggiunge quota 510m dove si trova il bivio per Casera Fontana: vedi variante 1. Si prosegue a destra verso la cima del M. Brancot. Da qui il sentiero inizia a farsi più ripido; si supera un tratto composto da gradoni di roccia per poi ritrovarsi di nuovo a camminare su un terreno dolce e non faticoso per i piedi. Alle nostre spalle inizia ad aprirsi un bellissimo panorama sul fiume Tagliamento e sulle preAlpi Giulie. Raggiunta quota 600m il bosco cambia radicalmente: i castagni, i carpini e i lecci, che hanno caratterizzato la salita fino a questo punto, lasciano spazio al sempre verde pino silvestre e agli alberi di faggio. Con calma si raggiunge il piccolo avvallamento della Forchia (m 845). Si prosegue verso destra e si attraversa l’ultimo tratto di bosco facendo attenzione a dei passaggi su leggeri salti di roccia. Dopo pochi minuti, uscendo dalla vegetazione, si trova sui prati erbosi che caratterizzano il pendio sommitale del M. Brancot, pochi ultimi passi e si raggiunge la croce di vetta. La vista si perde quasi a 360 gradi su tutto il Friuli, le alte vette della Slovenia e della più lontana Austria, fino al mare e al golfo di Trieste. Il Fiume Tagliamento si snoda ai nostri piedi.
Varianti per il rientro alla macchina:
Variante 1: Volendo ripercorrere lo stesso itinerario dell’andata è possibile variare lievemente il percorso imboccando il bivio per Casera Fontana che ci porterà a raggiungere il paese di Braulins a poca distanza dal punto di partenza.
Variante 2 con seconda macchina: Non volendo ripercorrere lo stesso sentiero dell’andata, dalla cima appena raggiunta è possibile proseguire lungo le creste che, sempre lungo il segnavia CAI 387, collegano il M. Brancot al M. Palantarins (m 1049), successivamente al M. Tre Corni (m 1048) e infine al M. Naruvint (m 938). Da qui si raggiunge senza troppe difficoltà l’abitato di Bordano dove preventivamente è stata lasciata una seconda macchina.