Ghiandaia
Ghiandaia - Garrulus glandarius
Oggi nel bosco abbiamo osservato almeno quattro o cinque ghiandaie. Non è uno di quegli uccelli con il canto melodioso e bello da ascoltare, è infatti abbastanza fastidioso e piuttosto “rauco”. Ma “mai giudicare un volatile dal suo canto”.. è cosi che si dice vero ?! Infatti, al contrario della sua voce, la ghiandaia è davvero un uccello molto bello e colorato.
Il suo richiamo è uno stridio gracido, un grido d’allarme per gli abitanti del bosco se si avvicina l’uomo o un predatore. Svolge quindi il ruolo di sentinella del bosco!
caratteristiche
Il nome di questo uccello deriva dalla sua abitudine di alimentarsi di ghiande e dal suo legame con i boschi di querce, ma la ghiandaia è una presenza tipica di tutte le formazioni di latifoglie.
È un corvide variopinto, con piumaggio in gran parte bruno-rosato sul quale risaltano i colori delle ali, blu, nero e bianco.
Il capo è di colore chiaro striato con in risalto il largo mustacchio nero. Le piume del capo sono erettili.
Il becco è robusto, piuttosto grosso e leggermente uncinato all’apice.
Curiosa e vivace, la ghiandaia passa difficilmente inosservata per la sua abitudine di spostarsi ai margini dei boschi con richiami aspri e sgraziati.
curiosità
È un abile imitatrice, è capace di allontanare i predatori o i conspecifici (per esempio dal cibo) confondendoli o spaventandoli con i richiami di altre specie, spesso di rapaci.
È una specie onnivora, mangia infatti di tutto: dai frutti e bacche a piccoli rettili, nidiacei di piccoli passeriformi ed insetti.
Ha l’abitudine di nascondere le sue provviste sotto terra o nella corteccia degli alberi, nei ceppi o nel suolo del sottobosco. Non tutti i nascondigli poi sono ritrovati dalla ghiandaia, che assume cosi un importante ruolo ecologico: favorire la disseminazione delle specie vegetali a semi pesanti (querce, faggi, ecc..)
dove trovarla e osservarla
Specie strettamente legata alle formazioni boschive, sia di latifoglie sia di conifere o miste. In Italia è diffusa soprattutto nel settore collinare e basso montano, sulle Alpi nidifica fino ai 1500 metri dove è regolarmente diffusa, ma si spinge anche fino ai 1800 metri di altitudine, soprattuto in boschi di conifere.
Scheda tecnica
Classe: Uccelli - Ordine: Passeriformi - Famiglia: Corvidi
Grandezza: 32 - 34 cm - Apertura Alare: 52 - 58 cm
Alimentazione : Ghiande, faggiole, castagne, nocciole, frutti e bacche. Ma anche uova e nidiacei, animali di piccola taglia come roditori, insetti e lucertole. È onnivora
Verso : ASCOLTA